Giornata della fraternità a Casa Rut

Giornata della fraternità a Casa Rut

fraternità (10)

l’arrivo a Caserta

Ogni anno come famiglia religiosa delle Suore Orsoline del S. Cuore di Maria celebriamo la Festa del Cuore Immacolato di Maria, da noi vissuta come “Giornata della Fraternità”.Abitualmente il nostro convenire, per animarci insieme a grandi speranze , è a Breganze (VI)- sede della nostra Casa Madre, luogo a noi caro che ha visto gli inizi della nostra piccola-grande famiglia e dove riposano le spoglie della nostra Fondatrice Giovanna Meneghini.

Quest’anno abbiamo scelto di vivere questa giornata in tre realtà comunitarie geograficamente diverse, valorizzando i territori dove siamo inserite e offrendo un’opportunità di partecipazione alle ‘presenze amiche’ che con noi condividono e sostengono spiritualità e missione.Il tema scelto: “ quali stili di fraternità oggi ?” – comune ai tre i gruppi – desidera aprire spazi di amicizia e di condivisione nella ricerca di dare, insieme, volti nuovi di fraternità e di speranza a questa nostra umanità,

Presentazione delle Comunità

fraternità

Sr Adelina, Sr Terelisa, Sr Laura Comunità “Ancilla Domini” – Crotone
segno: filo rosso

Questo filo rosso per la nostra comunità si ispira al ‘Sì’ di Maria. In molte icone dell’Annunciazione è presentata Maria che tiene in mano del filo rosso oppure sta filando. Il significato che gli iconografi danno è che la Madre di Dio sta tessendo nel suo grembo Gesù. Il filo traduce, in immaginme concreta, ciò che ha sentito dall’Angelo, cioè, Maria sta tessendo un corpo alla Parola di Dio.
Maria, nella storia della salvezza, è il filo di congiunzione tra Dio e l’uomo; intrecciato e composto dai fili della storia; e in questa storia vi è anche un filo tutto femminile. Dio con stile tutto suo, quindi Divino, ha scritto pagine bellissime servendosi sel dono di gratuità di tante figure di donne. Questo filo, a noi, dice ‘continuità’ perchè ogni donna ha ricevuto e riceve la chiamata ad essere madre, a somiglianza di Maria, amando la vita, custodendola, portando pace e speranza nella famiglia e nella società. La nostra comunità, oggi più che mai, si sente chiamata ad essere questo filo di continuità, tessendo relazioni, compiendo opere di amore e mostrando concretamente la bontà materna di Maria per generare Gesù nel territorio dove operiamo.

 

fraternità (2)

Sr Agnese, Sr Giannina, Sr Michela, Sr Letizia Comunità delle Beatitudini – Monterotondo (RM) segno: olivo

 

La nostra comunità vive nella parrocchia di Gesù Operaio a Monterotondo (RM). Siamo quattro sorelle impegnate fraternamente per crescere in fedeltà al carisma, sull’esempio di Madre Giovanna Meneghini, nel lavoro educativo e promozionale nella pastorale parrocchiale e diocesana.
Abbiamo scelto come simbolo che rappresenta la nostra realtà una piccola pianta di olivo la cui coltivazione è molto diffusa nel territorio dove abitiamo. Le radici di questo albero piantate nell’humus della terra sabina, ci richiamano la vitalità con cui, la nostra vita radicata in Cristo, deve portare frutti di vita buona.
L’olivo è un albero generoso che produce frutti abbondanti, olive gonfie e profumate di un sapore unico e delicato: gemme lucenti che producono olio finissimo. Anche la nostra vita di battezzati, laici e religiose, è chiamata a portare frutti abbondanti ossia ricchezza di relazioni, attenti a non escludere nessuno; dedizione di cura in servizio di prossimità e vicinanza a giovani e adulti in cammini di crescita umana e di fede, accanto a chi è nel bisogno e in situazione quotidiana di 
povertà umana e spirituale.

 

fraternità (3)

Sr Lucia, Sr Floriana (Sr Rosaria e Sr Naike Monique)
Comunità della Visitazione – Prato . segno: fiori

La nostra comunità della Visitazione è composta da quattro sorelle con compiti e servizi diversificati. Da 20 anni è presente a Prato ed è nata come comunità scolastica, ma da alcuni anni ha cambiato fisionomia. Nelle realtà ove siamo inserite ci accompagna il nostro impegno apostolico sintetizzabile con il motto “ascoltare – accogliere – servire”, che esprimiamo simbolicamente con questo piccolo dono floreale, composto da diversi fiori di differenti colori. Essi indicano la ricchezza e la diversità della nostra presenza nel territorio pratese, che ci vede coinvolte negli ambiti scolastico ed educativo, nella formazione-animazione giovanile e nelle realtà pastorale, caritativa e sociale. Queste diversità contribuiscono ad arricchirci, a collaborare con quanti incontriamo e a dare nuovo impulso al dono ricevuto da Madre Giovanna, dono che insieme offriamo alla Chiesa a servizio dell’umanità.

 

 

fraternità (13)

Sr Antonella, Sr Lucia, Sr Bertilla (Sr Giampaola)
Comunità dell’Incarnazione – Roma
segno: corda a tre capi

Abbiamo scelto una corda a tre capi per rappresentare tre dimensioni che caratterizzano la nostra Comunità dell’Incarnazione di Roma.La prima dimensione è l’accoglienza delle Suore che vengono da noi per motivi di studio, per incontri, convegni o apostolato e poi l’essere a disposizione per servizi che la Congregazione ci richiede: ospitalità a laici legati alle nostre realtà; incombenze da assolvere presso Ambasciate o Uffici Vaticani e altri Enti presenti in Roma.La seconda dimensione è l’educazione e la formazione delle giovani generazioni . Siamo presenti: all’USMI NAZIONALE, ente per la formazione e l’aggiornamento delle Religiose (soprattutto Postulanti, Novizie e Juniores) come Responsabile dell’Ufficio Formazione e come Docenti di Teologia della Vita Consacrata; siamo presenti all’USMI DIOCESANA e, attualmente, siamo anche in un LICEO SCIENTIFICO Statale con l’insegnamento della religione cattolica.La terza dimensione è la pastorale parrocchiale. Siamo tutte impegnate nella pastorale parrocchiale attraverso la catechesi, l’animazione liturgica, la Lectio Divina, la formazione di catechisti e animatori, l’animazione di alcuni gruppi giovani. Partecipiamo e sosteniamo iniziative anche a livello diocesano che offrono alla pastorale parrocchiale maggiore ampiezza di vedute.La corda termina in un pennacchio che unisce i tre capi . Questo pennacchio è il simbolo del carisma che ci unisce nella diversità delle funzioni e di Gesù Eucaristia intorno al quale, ogni giorno, ci raccogliamo per iniziare la giornata e per terminarla portando a Lui tutto ciò che abbiamo vissuto

 

fraternità (12)La Comunità Rut, presente a Caserta dal 2 ottobre 1995, è attualmente composta da cinque sorelle.
Il segno che portiamo - un grembiule - vuole esprimere lo stile con il quale ogni giorno cerchiamo di conformarci alla vita del Cristo Servo dell’umanità, che ”sta in mezzo a noi come colui che serve” (frase che si trova anche nella nostra cappella comunitaria).
Questo grembiule diventa allora per noi, se abbiamo il coraggio di indossarlo,
segno visibile e tangibile del nostro ‘servizio’. Un metterci a servizio come donne e insieme dentro questo nostro territorio, dentro e in comunione con la nostra Chiesa locale, con uno sguardo attento e vigile per cogliere le nuove povertà che l’oggi cela ma anche manifesta in particolare nei confronti della donna.  Il nostro indossare il grembiule del servizio ha dato corpo e forma ad uno spazio di accoglienza ‘CASA RUT’ a favore di tante giovani donne migranti spesso incinte o con figli piccoli, vittime di sfruttamento e costrette a vendere il proprio corpo per arricchire le tasche di tanti criminali e soddisfare i desideri di troppi clienti.
L’indossare insieme questo grembiule ha significato per noi, per le tante presenze amiche e per i nostri fratelli e amici sacramentini – Pierangelo, Giorgio e Giuseppe – un ‘dare ali alla vita’ e un volto alla speranza anche attraverso quel sogno diventato realtà che oggi è la cooperativa sociale neWhope – nuova speranza.