Un incontro speciale: suor Rita da Papa Francesco

Un incontro speciale: suor Rita da Papa Francesco

Carissime/i, è una gioia per me comunicarvi che sono in partenza per Roma e che domani mattina, venerdì 20 settembre, parteciperò alla celebrazione eucaristica di Papa Francesco, a Santa Marta. E’ un privilegio di cui ringrazio Dio ma sento che è anche un momento forte di partecipazione e di comunione con ciascuna/o  di voi e con la mia gente di Caserta. State certe/i che domani mattina il mio cuore sarà come un grande zaino abitato da tutti i vostri volti e da tutte le vostre preoccupazioni e i vostri desideri di bene e di vita buona e bella. Affiderò al cuore di Papa Francesco, in maniera speciale, la nostra terra così disastrata e le tante, troppe persone, in particolare i giovani, derubati della loro dignità perché non trovano o hanno perduto il lavoro. E con loro le tante sorelle e i tanti fratelli migranti che abitano con speranza la nostra terra. E’ questa l’e.mail che ho messo in rete prima di partire per Roma per condividere con amiche e amici la gioia, l’emozione, i sentimenti che sentivo e custodivo nel cuore.

Racconto di un incontro speciale…

Venerdì 20 settembre alle 7 in punto Papa Francesco entra nella Cappella di casa Santa Marta vestendo una casula rossa a memoria dei santi martiri coreani. La celebrazione eucaristica si svolge in un clima di fraternità, di raccoglimento e di preghiera. Nella semplicità dei riti, dei canti si respira un’aria di normalità anche se a presiedere è Papa Francesco. Nella sua omelia, richiamando la prima lettera di S. Paolo apostolo a Timoteo, il Papa esordisce dicendo che “il denaro ammala il pensiero e la fede e ci fa andare per un’altra strada” e ancora “se scegli la via del denaro alla fine sarai un corrotto” e poi aggiunge “il denaro ha questa seduzione di farti scivolare lentamente nella tua perdizione. Ecco perché Gesù è tanto forte su questo argomento”. Parole forti e decise queste di Papa Francesco che si chiudono con il richiamo di Gesù rivolto a ciascuna/o “ non puoi servire Dio e il denaro”. Dopo la Messa il momento dell’incontro personale con il Papa. Un incontro vissuto insieme ad altre tre consorelle, Suor Eugenia BonettiSuor Maria Martinas(Romania) e Suor Monica Chikwe (Nigeria) di altre congregazioni, ma che operiamo nello stesso settore, in realtà diverse, a favore delle donne della tratta. L’emozione era grande. Lo abbiamo ringraziato per la sua vicinanza e per l’attenzione e la partecipazione rivolta a questi drammi. Gli abbiamo chiesto di continuare a scuotere e a parlare alle coscienze delle persone e in particolare di stimolare la Chiesa maschile ad essere più presente, più vicina a questi temi. Lui annuiva con il capo incoraggiandoci ad andare avanti. Più volte ha ripetuto la parola “avanti, avanti… avete tutta la mia benedizione”. Incoraggiate dalla sua attenzione e partecipazione abbiamo espresso a Papa Francesco un desiderio e una richiesta di indire e celebrare ogni anno in tutte le Chiese una giornata di preghiera contro la tratta di esseri umani nella festa di Santa Giuseppina Bakhita patrona di tutti gli schiavi di ieri e di oggi. Una richiesta, questa, che ha trovato un profondo ascolto e accoglienza in Papa Francesco.Al termine, in un clima di vera gioia, la consegna di alcuni doni al Papa. Bellissimo e colorato il dono creato dalle ragazze di Casa Rut e della Coop. Sociale neWhope.Il ritorno a Caserta è vissuto nella gioia e nell’intimo silenzio di custodire in cuore un evento unico che ci incoraggia ancora a rianimarci insieme a grandi speranze.