Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato

Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato

Giornata mondiale del migrante e del rifugiato “Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”

Domenica 15 gennaio Duomo di Caserta ∙ ore 11.30  Celebrazione dell’Eucaristia
Presieduta dal Vescovo Mons. Giovanni D’Alise e animata dalle comunità migranti

Storiemigranti: a spostarsi sulla terra non sono popoli, ma persone, identità, storie, sofferenze, sogni, desideri, cambiamenti, individui con una propria singola dignità che a noi è data la possibilità di accogliere e tutelare.
Ad aprirsi nel centro cittadino è così uno spazio espositivo legato all’esperienza delle migrazioni, aperto a tutti, perché il “cuore” della città possa incontrare persone, racconti, esperienze.
Inaugurazione venerdì 20/01 ∙ ore 18.30  Apertura sabato 21 e domenica 22 dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00
Galleria del Corso. (Gruppo Scout Agesci Caserta II)

 

II^ Domenica Ordinaria – GIORNATA MONDIALE del MIGRANTE e RIFUGIATO
(Tratto dal Commento al Vangelo di Ermes Ronchi)

«Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!” Gv 1,30
Ecco l’agnello, che ha ancora bisogno della madre e si affida al pastore; ecco un Dio che non si impone, si propone, che non può, non vuole far paura a nessuno. Eppure toglie il peccato del mondo. Il peccato, al singolare, non i mille gesti sbagliati con cui continuamente laceriamo il tessuto del mondo, ne sfilacciamo la bellezza.

Ma il peccato profondo, la radice malata che inquina tutto. In una parola: il disamore. Che è indifferenza, violenza, menzogna, chiusure, fratture, vite spente… Gesù viene come il guaritore del disamore. E lo fa non con minacce e castighi, non da una posizione di forza con ingiunzioni e comandi, ma con quella che Francesco chiama «LA RIVOLUZIONE DELLA TENEREZZA». Una sfida a viso aperto alla violenza e alla sua logica.

La salvezza è dilatazione della vita, il peccato è, all’opposto, atrofia del vivere e dei sogni, rimpicciolimento dell’esistenza e della speranza.  Ecco vi mando come agnelli… vi mando a togliere, con mitezza, il male: braccia aperte donate da Dio al mondo, braccia di un Dio agnello, umile eppure più forte di ogni Erode.