Centenario di fondazione delle Suore Orsoline scm
E’ bello poter comunicare alle tante amiche e amici la straordinaria esperienza – 27 dicembre 2006 / 6 gennaio 2007 – di incontro, di fraternità e di celebrazioni, vissute a Breganze (Vicenza), presso la Casa Madre dell’Istituto, nella chiusura dell’anno Centenario di Fondazione. L’Istituto ha avuto infatti la sua origine nell’Epifania del 1907 per opera della Serva di Dio Madre Giovanna Menghini, donna umile e mite ma forte e appassionata sposa di Cristo, tutta dedita alla salvezza e santificazione della classe popolare femminile, missione che affidò a noi sue figlie.
L’Assemblea di tutte le Sorelle della Congregazione, provenienti da ogni comunità dell’Italia, del Brasile e del Mozambico, con le giovani in formazione e alcune amiche che condividono spiritualità e missione, è stata un fatto straordinario, un vero dono del Signore, di cui gli siamo profondamente grate, dal quale sentiamo di trarre nuova energia per la nostra vita e missione in quest’ora della storia e che ha rafforzato il nostro senso di identità e di appartenenza all’Istituto e al suo dono carismatico.
L’Anno Centenario era stato aperto nell’Epifania del 2006, nel Duomo di Breganze, con una solenne Concelebrazione eucaristica a cui sacerdoti, religiose, parenti e amici avevano partecipato e dove si era acceso il fuoco, tenuto vivo durante tutto quest’anno in ogni comunità, a significare che il dono delle origini aveva alimentato e illuminato il cammino della Famiglia religiosa e continua ad alimentarlo e a ravvivarlo; dono delle origini o carisma dell’istituto che è dono di comunione con il Verbo Incarnato, servo del progetto d’amore del Padre, mite e umile di cuore e con Maria, l’Ancella del Signore , donna libera, consapevole e generosa nel collaborare al progetto di Dio.
Varie celebrazioni liturgiche di ringraziamento, di preghiera e di lode, tavole rotonde di studio o commemorazioni di eventi, spettacoli giovanili o musical si erano susseguiti durante l’anno, nella Casa madre e nelle nostre comunità locali, sia in Italia come nelle nostre missioni.
Anche la Parrocchia di San Paolo – Crotone si era fatta presente a Breganze, a fine agosto e inizio settembre, in maniera vivace e simpatica con il profondo messaggio del musical sir..vizio che dedicava una parte alla figura di Madre Giovanna “donna lieta nel servizio d’amore”.
L’Assemblea di tutte le suore concludeva l’Anno Centenario, con momenti di grande intensità di vita fraterna, (alcune sorelle provenienti dalle missioni si potevano abbracciare per la prima volta!), di preghiera, di amicizia e festa in cui si è respirato a larghi polmoni non solo il senso della nostra Chiesa ma le dimensioni della Chiesa universale; si parlavano ad esempio, più lingue e si pregava e si ascoltava la parola di Dio in più lingue. Ognuna sentiva che l’aspirazione e lo zelo di Madre Giovanna: avere un cuore grande per abbracciare il mondo, era realtà in atto.
C’è stata la presentazione delle 23 comunità della Congregazione, aiutate dalla moderne tecnologie, così ognuna ha potuto vedere con i propri occhi i luoghi di vita e di impegno apostolico di ogni comunità, in Italia e all’estero e le varie realizzazioni e collaborazioni; si sono vissuti momenti di studio e di lavori in gruppo, celebrazioni e incontri con i nostri Vescovi, anche il Mozambico è stato presente con il Vescovo di Chimoio, Dom Francisco Sìlota. Molti Vescovi si sono fatti presenti e vicini con scritti di lode e ringraziamento al Signore e di gratitudine per la presenze delle sorelle Orsoline nelle proprie Diocesi.
Una giornata è stata vissuta come ‘pellegrinaggio’ ai luoghi di nascita della nostra Fondatrice: Grigno e Tezze Valsugana (nel trentino), comuni di riferimento della famiglia, Enego, chiesa parrocchiale di riferimento, Gallio luogo di qualche suo periodo di riposo, Bolzano Vicentino – dove si conserva il fonte battesimale a cui è stata battezzata M. Giovanna-. Giovanna era figlia di umili pastori che si spostavano dai monti a valle per compiere quel dignitoso e faticoso lavoro di transumanza che lo caratterizza. Di loro e della sua nascita lei stessa scriverà nelle sue Memorie autobiografiche: Arrivati alla sera a Bolzano Vicentino, si rifugiarono con i loro armenti in una stalla, ove piacque al Signore che io venissi al mondo . Davvero sentita la commozione davanti a quel fonte battesimale! Da una stalla, da poveri pastori, da quell’acqua… iniziava una storia di luce, una storia di vita che continua…
Abbiamo celebrata l’entrata in Noviziato della giovane Sandra; il 25° di Professione di tre sorelle; la solenne rinnovazione dei voti e, il giorno 6 gennaio, l’offerta processionale all’altare dei nostri territori con suore e laici che li rappresentavano: Nord Italia, Centro Italia, Sud Italia, America Latina – Brasile, Africa – Mozambico. In quel giorno abbiamo avuto la gioia di avere con noi, a rappresentare Caserta, due fratelli Sacramentini, Adriano e Pierangelo.
Per noi rivisitare la storia di cento anni di vita è stato veramente cogliere i segni della presenza dello Spirito e della bontà del Signore; leggere il cammino di fedeltà, di impegno, di speranza nelle molteplici prove affrontate dalle prime sorelle: morte prematura della Fondatrice, attesa prolungata dell’approvazione diocesana, povertà economica e di appoggi nella Chiesa… Il Concilio Vaticano II poi, che è stato una stagione di primavera e di vita nuova per l’Istituto e per ognuna di noi… tutto ci è sembrato grazia e invito a guardare nella prospettiva della fede le sfide che oggi ci domandano di essere donne ricca di umanità e di Dio, testimoni di fraternità e di vita nello spirito, attente alle molteplici povertà che ci interpellano. Sul tema del presente e del futuro abbiamo dedicato molta attenzione ma la ricerca continua.
Celebrare Cento anni di vita è canto di grazie ed è impegno per il cammino: per questo sentiamo il bisogno della preghiera e dell’aiuto del Signore – e lo chiediamo ad ogni sorella e fratello che leggerà queste righe – perché possiamo passare da ciò che siamo attualmente a ciò che abbiamo intravisto e che è l’ideale al quale la nostra vocazione ci chiama e ci abilita perché il Regno di Dio possa crescere anche per l’opera nostra.
Lettera del Vescovo di Caserta – Raffaele Nogaro
Reverenda madre Samuela Sartorel,
celebrare i cent’anni di vita del proprio istituto è una gloria, al pensiero che questi anni sono stati pieni di passione e di sacrificio evangelico e di ardimentosa testimonianza.La fondatrice Giovanna meneghini è stata ed è rimasta, per un carisma particolare, sorgente di grazia e di fervorosa missione. Ho avuto modo di incontrare le meravigliose “orsoline” e mi sono nutrito dell’ardore della loro fede e del loro entusiasmo per la causa. Da oltre dieci anni alcune sono qui con me a Caserta.
Sempre nuove e ardimentose di spirito, m’hanno aiutato e mi aiutano a passare da una pastorale di conservazione ad una pastorale, di presenza e di incarnazione, da una chiesa clericale ad una chiesa – comunità in missione, da una chiesa di immagine ad una chiesa di irradiazione e di comunione. Per mezzo loro la mia chiesa è un cantiere sempre aperto, propositivo e salutare. A tutte le Orsoline di Caserta, quelle passate e quelle presenti rivolgo un grazie pieno di preghiera e pieno d’affetto. Pregherò sempre per tutte voi e per voi chiedo la benedizione più viva dal Signore.
Caserta, 29 dicembre2006
+ Raffaele Nogaro
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