Cava de' Tirreni assegna il premio Mamma Lucia a Sr Rita

Cava de’ Tirreni assegna il premio Mamma Lucia a Sr Rita

lucia (3)24 maggio 2008- Il premio Mamma Lucia è stato istituito affinchè, nel corso degli anni, Cava diventi un Centro Internazionale delle Donne Coraggio, partendo dalla valorizzazione dell’opera di Mamma Lucia stessa e delle esperienze delle donne coraggio in varie parti del mondo.

Oltre voler rendere omaggio alla figura di mamma Lucia, una donna del popolo, semplice e straordinaria, il premio rappresenta anche il veicolo attraverso cui far vivere il messaggio della pace. Quest’anno sono state premiate suor Rita Giaretta, delle suore Orsoline scm di Caserta, che da anni agisce e lotta per la dignità delle donne immigrate, costrette da organizzazioni senza scrupoli, ad una nuova forma di schiavitù rappresentata dalla tratta delle donne a scopo di sfruttamento sessuale. Altra premiata, l’attrice Lella Costa, che alterna l’impegno teatrale con un costante impegno civile a favore di Emergency e contro tutte le guerre.

Lettera di Sr Rita al sindaco di Cava de’ Tirreni dopo l’assegnazione del premio

Al Sig. Sindaco  Dott. Luigi Gravagnuolo Comune di Cava De’ Tirreni

lucia (6)L’avermi coinvolta e chiamata in causa a rappresentare ‘le donne coraggio’ per il Premio Internazionale “Mamma Lucia” confesso che mi sorprende, mi onora ma in particolare mi chiama in causa nell’impegno sempre più convinto e responsabile a favore della vita di qualsiasi razza, cultura e credo religioso essa appartenga.

Per mia natura e convinzione non sono amante dei premi… perché sono convinta che oggi più che mai dobbiamo riconoscere e valorizzare il coraggio della fedeltà e dell’impegno al quotidiano, a quei gesti semplici, concreti ma carichi del profumo della vita. Come il buon profumo del pane appena uscito dal forno e posto sulla mensa quotidiana perché tutti i commensali possano gustarne la fragranza.

lucia (4)I premi, spesso, richiamano a delle figure eroiche, senz’altro necessarie per il loro alto valore di testimonianza, che possono sì diventare dei modelli di esempio ma che proprio per questa loro eroicità sono esempi alti, difficili da seguire. Invece, e questo c’è lo ha insegnato molto bene la vita di Mamma Lucia, oggi dobbiamo consegnare ai giovani anche il gusto e il fascino dell’impegno nella ferialità. E’ nella ferialità che dobbiamo travasare gesti carichi di amore, di rispetto, di riconoscimento e valorizzazione dell’altro, di vera solidarietà umana (e per me cristiana) capaci di dare consistenza e spessore alla vita di ciascuno. Oggi si vive la fatica del quotidiano, lo si sente pesante, vuoto, grigio…eppure è il solo nostro ‘spazio abitabile’ dove possiamo rendere la nostra vita bella e gustosa, abitata da vere passioni, anche nel suo mistero di morte e resurrezione. Allora mi pare bello qui ricordare l’Inno alla Vita di una grande e umile donna, Madre Teresa di Calcutta: “La vita è un’opportunità coglila; la vita è bellezza…la vita è un dovere…la vita è un inno…”. Con questo mio scritto non voglio togliere valore all’evento, anzi, è davvero significativo, bello e necessario proporre testimonianze femminili vitali, di ieri e di oggi, ma mi premeva farLe conoscere la mia sensibilità e anche un mio stile di vita.

lucia

con il Vescovo di amalfi

lucia (2)

discorso in piazza