A Roma contro la tratta delle persone

A Roma contro la tratta delle persone

1 Giornata Internazionale di Preghiera e di Riflessione contro la tratta delle persone

Papa Francesco, sin dall’inizio del suo pontificato, ha più volte denunciato il traffico di esseri umani, definendolo “un crimine contro l’umanità” e spronando tutti a combatterlo e a prendersi cura delle vittime.

La I^ Giornata Internazionale di Preghiera e Riflessione Contro la Tratta delle Persone, fortemente voluta da Papa Francesco, indetta l’8 febbraio – memoria di Santa Giuseppina Bakhita, schiava sudanese, liberata e divenuta religiosa canossiana – ha come obiettivo di creare maggiore consapevolezza di tale fenomeno, che riguarda il mondo intero, e riflettere sulla situazione globale di violenza e ingiustizia che colpisce tante persone, che non hanno voce, non contano, non sono nessuno: sono semplicemente schiavi. Al contempo provare a dare risposte, con azioni concrete, a questa moderna forma di tratta di esseri umani.

Da Caserta Suor Rita Giaretta con Padre Pierangelo Marchi e due giovani donne hanno partecipato al momento dell’Angelus di papa Francesco in piazza San Pietro e poi nel pomeriggio incontro dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG) promosso  dalla rete Internazionale di vita consacrata  contro la Tratta di Persone   www.talithakum.info

Cari fratelli e sorelle,

oggi, 8 febbraio, memoria liturgica di santa Giuseppina Bakhita, la Suora sudanese che da bambina fece la drammatica esperienza di essere vittima della tratta, le Unioni delle Superiore e dei Superiori Generali degli Istituti religiosi hanno promosso la Giornata di preghiera e riflessione contro la tratta di persone. Incoraggio quanti sono impegnati ad aiutare uomini, donne e bambini schiavizzati, sfruttati, abusati come strumenti di lavoro o di piacere e spesso torturati e mutilati. Auspico che quanti hanno responsabilità di governo si adoperino con decisione a rimuovere le cause di questa vergognosa piaga, una piaga indegna di una società civile. Ognuno di noi si senta impegnato ad essere voce di questi nostri fratelli e sorelle, umiliati nella loro dignità. Preghiamo tutti insieme la Madonna, per loro e per i loro familiari.  (Dall’Angelus di papa Francesco)

 

Le nuove schiavitù, Dacia Maraini sul Corriere della sera del  10/02/2015