Festa di Santa Angela Merici

Festa di Santa Angela Merici

simboloCasa Rut, 27 gennaio 2014 insieme per la memoria di Santa Angela

Angela Merici (1474-1540) un po’ di storia…

Il suo tempo: un periodo storico sofferto e magnifico: il Rinascimento. Tempo di agitazioni e di guerre (tra Ducati, Carlo V, Lanzichenecchi, sacco di Roma) e fioritura di letteratura e d’arte (Michelangelo, Raffaello, Brunelleschi, Donatello …) L’Umanesimo si manifestava come necessità della scoperta del mondo e dell’uomo e nella cristianità un desiderio di riforma interiore e di rinascita.

Fioriscono Congregazioni religiose per la cura spirituale e l’educazione dei maschi e in questo contesto si inserisce l’opera di Angela che si prefigge un impegno particolare per la formazione intellettuale, spiritual e morale delle giovani.

La sua vita: Angela vive la sua adolescenza a Desenzano. Il padre Giovanni è coltivatore di qualche terreno, è colto, fa parte della famiglia dei Biancosi di Salò. (legge in famiglia le vite dei santi..)

A 15 anni le muoiono i genitori e la sorella maggiore. Si trasferisce a Salò (ambiente un pò mondano). Si fa terziaria francescana e a 20 anni ritorna a Desenzano “alle grezze”. Vive le opere di misericordia spirituali e corporali. Ha la consolazione di “una visione mistica” la scala di Angeli e Vergini, preludio della fondazione.

A 40 anni passa a Brescia: è sempre impegnata e nell’animazione spirituale di un laicato dedito a iniziative di carità: qui esprime la sua sensibilità, femminile, la sua saggezza e lungimiranza.

E’ l’epoca dei suoi viaggi e pellegrinaggi. E’ richiesta la sua presenza a Venezia e a Roma da papa Clemente VII, ma si sottrae e ritorna a Brescia dove nel 1532 dà inizio alla Compagnia.

La sua profezia ieri e oggi

• rigenerare vita

L’inizio della Compagnia- vergini che vivono la loro consacrazione in famiglia -, è un gesto coraggioso di rottura con il passato, di novità e di grande portata perché dice un modo di concepire la grandezza, la dignità e la libertà che deve avere ogni persona e in particolare la donna. Angela nei suoi scritti esorta anche le figlie al coraggio e alla libertà di spirito “ E soprattutto obbedite ai consigli e alle ispirazioni che di continuo vi suscita nel cuore lo Spirito Santo”.E soprattutto guardatevi dal voler far fare per forza, perché Dio ha dato il libero arbitrio a ognuno, e non vuol forzare nessuno ma solamente dimostra, invita, consiglia.La Compagnia apre una via del tutto nuova e imprevista nella questione dello spazio femminile (la consuetudine l’aveva relegata alla sfera matrimoniale o monastica) e offre la possibilità di vivere da “libere donne di Dio” abitando la casa, la città e tutti gli spazi della quotidianità.

• riscrivere la pace

“ E cerchino di mettere pace e concordia dove si troveranno”

I testimoni ci tramandano la sua capacità di comporre conflitti privati e politici, familiari e sociali legati alla sua saggezza, e discernimento. La sua parola è franca, decisa, competente, ispirata. Compone dissidi tra Duchi e nobili del tempo in lotta tra loro ( gli Sforza, i Gonzaga, il Duca di Urbino, ecc. La profezia della pace si rivela in Angela come capacità di smascherare i pensieri che portano alla divisione anziché alla concordia, le logiche della guerra, la retorica sottile che passa la vendetta privata per eroismo. E’ ricerca delle vie del dialogo, cura delle relazioni giuste e pacifiche tra donne e uomini, difesa della vita sempre, con sapienza di parola, coraggio e gesti.Angela è stata definita donna disarmante , non pacifica per natura e ingenua ma vigile e decisa a smascherare e a rifiutare ogni violenza.

Anche oggi l’oppressione nei confronti di donne, uomini e bambini è presente in tante parti del mondo, per questo occorrono coraggiose voci e scelte di pace che esprimano la difesa della vita e della libertà contro la logica del predominio e dell’ingiustizia. Non si dà pace senza giustizia, senza rispetto dei diritti della persona. Angela esorta ala pace e alla concordia. Scrive nei Ricordi: L’ultima cosa che vi dico, pregandovi fino al sangue, è che viviate nella concordia; voi genitori ed educatori siate uniti nella vostra azione educativa; mettete insieme i vostri sforzi e la vostra buona volontà; stimatevi, aiutatevi, accettatevi reciprocamente attingendo da Gesù Cristo la forza di collaborare lealmente tra voi. Quanto è importante mantenere questa unione e questo buon accordo tra voi. Allora desiderate questa concordia, cercatela, fatela vostra, tenetela stretta con tutte le vostre forze.

• riaccendere la speranza

 “Abbiate speranza e ferma fede in Dio: egli vi aiuterà in ogni cosa. Fate, muovetevi, credete, sforzatevi, sperate, gridate a lui col cuor vostro e senza dubbio vedrete cose mirabili”

La speranza non è ottimismo, non è atteggiamento comodo, ma ardente aspettativa, la speranza cristiana è dinamica e dona vita, non delude, è sicura, non è un’illusione.E’ un’ancora fissa nella riva dell’Eterno. Angela infatti scrive: mettano lassù le loro speranze e non sulla terra. Abbiano Gesù Cristo come unico loro tesoro, perché così avranno in lui anche il loro amore.

Il vero e unico tesoro di Angela è Gesù Cristo, il suo tutto, lo Sposo (relazione d’amore a un tu che sente come il tutto della sua vita) che l’ha prevenuta con una relazione d’amore. E’ lui il riferimento costante dei suoi desideri, pensieri e azioni e questo indica alle sue figlie: abitare il quotidiano con le sue contraddizioni, nella certezza di questa relazione fondamentale e a quella decide liberamente di vincolarsi, senza la protezione del marito o di un monastero e o di altra istituzione. Poco importa se verrà giudicata e criticata di troppa audacia, di aver lasciato altre giovani tra i pericoli del mondo o se nella sua compagnia aderiscono indistintamente giovani colte o analfabete, ricche o povere, senza dote e senza protezione. La sua è un’avventura di libertà dello Spirito, la sua testimonianza decisa è profezia che si compromette con le donne e gli uomini del suo tempo e con le loro domande di senso.