Presentato il progetto newhope

Presentato il progetto newhope

Ricominciare è possibile, anche quando sembra che non esista una via d’uscita.NEW HOPE Soprattutto, è possibile se si prova insieme ad andare avanti per coltivare il sogno di una nuova speranza. E’ questo il motto di “NeWhope”, la cooperativa sociale che da dieci anni opera a Caserta per formare e integrare le giovani donne migranti, spesso madri, che vogliono addestrarsi nel lavoro senza correre il rischio di ricadere nel vortice dello sfruttamento e del lavoro nero. Con questo obiettivo la cooperativa ha ideato, e presentato stamattina nella sede di via Kennedy, il nuovo progetto “New Hope”, una sorta di scuola che andrà ad affiancare le attività e i lavori manuali già in corso, per formare le donne immigrate e dare un valore aggiunto al loro percorso di rinascita. Si tratta di un corso di formazione professionale per sarta confezionista rivolto a 10 donne straniere in condizione di disagio sociale ed economico,  interamente finanziato dal Comune con i proventi del 5 per mille dell’anno d’imposta 2008.

Alla conferenza stampa di presentazione, accanto al sindaco Pio Del Gaudio e all’ingegnere Marcello Iovino (che collaborerà con i responsabili della cooperativa per la creazione di un nuovo logo), erano presenti Maria Carmela Inverno e Paola Pontillo, rispettivamente responsabile e coordinatrice delle attività previste da “New Hope”, e le entusiaste responsabili della cooperativa. Al loro fianco ancheNEW HOPE 8 le quattro giovani che vi lavorano regolarmente (due a contratto determinato e due indeterminato), sia per la realizzazione degli oggetti della “Bottega Fantasia”, sia nella “Sartoria Etnica”. Da poco, infatti, hanno preso il via anche servizi e aggiusti sartoriali, ma per le creazioni previste nel nuovo progetto sarà la sarta Piera Farina a guidare ed istruire le lavoratrici, trasmettendogli tutti i ‘segreti del mestiere’. E non solo. Le dieci allieve, ospiti della comunità di accoglienza Casa Rut, gestita da suor Rita Giaretta, frequenteranno anche corsi di diritto del lavoro e di informatica e affronteranno tanti piccoli step per continuare ad impadronirsi della lingua italiana.

 

“Siamo felicissimi – ha spiegato il sindaco – di sostenere iniziative di tale qualità ed, anzi, siamo noi a ringraziare suor Rita, l’associazione Casa Rut e la cooperativa New Hope per quanto fanno da anni in città ed in provincia. L’avvio del progetto è un ottimo punto di partenza – ha aggiunto – ma siamo pronti a fare di più, anche attraverso azioni di sensibilizzazione della cittadinanza e di promozione delle attività e del marchio della cooperativa New Hope.”

 

fonti:quotidiani on line