Al prefetto per corsi EdA

Al sig. Prefetto di Caserta
Dott. Ezio MONACO

 

Al Presidente della Regione Campania
On. Stefano CALDORO

 

Al Direttore Generale
Ufficio Scolastico Regionale
Dott. Luciano CHIAPPETTA

 

Al Provveditore agli Studi di Caserta
Dott. Vincenzo DI MATTEO

 

Nel contesto europeo in questi ultimi anni l’istruzione e la formazione permanente hanno assunto un’importanza cruciale nelle strategie di sviluppo delle risorse umane. L’obiettivo è di rispondere positivamente alla necessità di dare, o ridare, alla persona una posizione centrale nella vita sociale, economica e anche politica, in senso ampio, vale a dire una formazione quale condizione per una piena e consapevole espressione dei diritti-doveri di cittadinanza.

La formazione permanente, pertanto, si può ricondurre a tre esigenze fondamentali:

* un bisogno individuale di accesso permanente all’informazione e al sapere (dimensione culturale);

* una necessità di aggiornamento costante della professionalità a tutti i livelli (dimensione economica);

* un’esigenza sociale di risposta positiva ai rischi di esclusione, disagio ed emarginazione (dimensione sociale).

I corsi EdA (Educazione degli Adulti), un’offerta di un sistema articolato di percorsi formativi pianificata a livello regionale, si rivolgono a cittadini italiani e a cittadini stranieri, con regolare permesso di soggiorno, che abbiano compiuto il 15° anno di età. I cittadini stranieri, allo scopo di apprendere e di migliorare la lingua italiana, sono fra i primi destinatari delle attività di Educazione degli Adulti.
L’attuazione del progetto EdA è affidato all’azione dei Centri territoriali permanenti (Ctp) istituiti con l’ordinanza ministeriale n. 455/97, le cui sedi sono presso un’istituzione statale.

Da anni, Casa Rut, ha avuto l’opportunità di inserire, annualmente, un buon numero di donne migranti, in particolare vittime di tratta, ai corsi EdA per il conseguimento, da parte delle giovani, della licenza elementare, del diploma di licenza media oltre che ad attestati di informatica o di attività di cultura generale. Il beneficio ricevuto, in termini di processi attivi di integrazione messi in atto, è stato grande sia per le tante giovani donne in accoglienza a Casa Rut e per tutti gli altri partecipanti, un numero elevato, che per il nostro territorio.
Sappiamo che da alcuni anni la materia dei Ctp è oggetto di trasformazione, ma non nella sua sostanza.

E’ quindi per noi necessario far presente che, in questi ultimi due anni, il Ctp di Caserta ha evidenziato gravi carenze nell’offerta di percorsi formativi a causa di un organico provvisorio. Inoltre ci sono stati tempi lunghissimi di assenze da parte di insegnanti supplenti, con incertezze e precarietà nello svolgimento dei corsi che, in qualche modo, si sono potuti realizzare unicamente per la determinazione e il grande senso di responsabilità di qualche insegnante. E’ doveroso affermare che grande è stato il danno che hanno subito i numerosi corsisti iscritti, e non solo loro.

Ma, e ne siamo convinti, che il danno sarebbe davvero grave se il capoluogo di Provincia venisse privato del Ctp e pertanto dei corsi EdA.

Verrebbe a mancare un servizio pubblico fondamentale e indispensabile che non deve e non può essere sostituito dalle azioni, seppur valoriali, delle sole associazione e dal volontariato, ma solo integrato.

Per tali motivazioni espresse sopra sentiamo doveroso e urgente chiedere che Caserta rimanga la sede del Centro Educazione Adulti e che pertanto venga ripristinato un organico di diritto composto da: un’insegnante elementare (livello italiano introduttivo); un’insegnante di italiano (per i vari livelli medio- avanzato); un’insegnante di italiano, uno di matematica, uno di inglese per la licenza media.

Offrire istruzione e formazione, possibilità reali di apprendimento della lingua italiane, sono le vie maestre che le istituzioni pubbliche devono saper assicurare, in ottemperanza delle normative vigenti, al fine di mettere in atto veri processi di incontro e di integrazione, dimensioni fondamentali anche per quanto riguarda l’aspetto ‘sicurezza’ di un territorio.

Caserta, 24 aprile 2010

Per Casa Rut
Sr. Rita Giaretta

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